I RIDILLO, CON IL NUOVO ALBUM ‘POESIE ORECCHIABILI’ CELEBRANO IL MONDO DELLA POESIA

I Ridillo sono tornati sul mercato discografico con il nuovo album ‘Poesie Orecchiabili’ (etichetta Cosmica, supportata dall’ufficio stampa A-Z Press), già giudicato dagli ascoltatori più affezionati, come il loro miglior album di sempre. Anche per questo è un lavoro che occupa un posto speciale nella loro lunga esperienza musicale iniziata nel 1991, soprattutto per il modo in cui esplora il potere della parola nella sua forma più compiuta.

Se già nel primo album i Ridillo avevano sfiorato il tema della poesia musicata con ‘Il poeta si diverte’ di Aldo Palazzeschi, in chiave goliardica e leggera, non potevano certo immaginare che proprio quel brano sarebbe stato il seme dell’intero progetto che oggi, dopo decenni, prende finalmente vita: ‘Poesie Orecchiabili’ è una raccolta di poesie-da-ascoltare inserite nei loro groove frenetici, frizzanti ed esaltanti, da sempre cifra stilistica della band.

I testi sono tratti da autori diversi per epoca, stile e visione: dai poeti classici (Quasimodo, Palazzeschi, Ungaretti) a quelli contemporanei (Bukowski, Benni, Catalano), fino a chi ha fatto del nonsense e del gioco verbale un’arte, tanto da essere anch’egli, in qualche modo, poeta.

Il risultato è un disco dove si avvertono chiari gli echi dei maestri del Funk come Earth, Wind & Fire, Average White Band, il compianto Sly Stone, Nile Rodgers (il release party sarà proprio nel set di apertura agli Chic, in Piazza Sordello a Mantova la sera dell’8 luglio!) ed assoli di tromba alla Maurice Davis dei Temptations, reso ancora più speciale da numerose collaborazioni – con musicisti, attori e poeti – che hanno accettato l’invito dei Ridillo a partecipare a questo gioco musicale e letterario, contribuendo a renderlo credibile, vivo e profondamente originale.

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I RIDILLO, FUORI IL NUOVO ALBUM ‘POESIE ORECCHIABILI’

Non se ne avranno a male gli adoratori della Musa Calliope se i Ridillo osano ‘rileggere’ a loro modo mostri sacri della poesia come Ungaretti, Palazzeschi, Bukowski: sta proprio in questo l’originalità, sono solo ‘poesie orecchiabili’, un album dove viene difficile stabilire quali siano i momenti più alti nella tracklist del disco. Per questo offriamo un focus su tre tracce in particolare:

‘Quelli che non saluti’ feat. Hura Hara, un torrido beatmaker, cesellato di cori alla Prince ‘prima maniera’, impreziosito dalla tromba spaziale di Claudio Zanoni si lega a ‘Ed è subito sera’, poesia di Quasimodo, rendendo contemporaneo il concetto di solitudine nel logorio della vita moderna, dove anche un semplice saluto divienta sintomo disagio e fastidio, cantanto con la caratteristica ironia dei Ridillo.

‘Mattina (ora lo so)’, ipnotica ballad leggermente jazzie, tra ‘After the love has gone’ degli Earth, Wind & Fire e il Mediterraneo del primo Pino Daniele, sostenuta dalla voce suadente di Daniele ‘Bengi’ Benati, porta il titolo della più celebre poesia di Ungaretti, nota ai più come ‘M’illumino d’immenso’.  Qui la frase, citata nel ritornello, racchiude la sensazione di una nuova giornata densa di promesse e positività.

‘Supercazzola Moderna’ feat. Gianmarco Tognazzi, afro-funk misto a latin-jazz, Fela Kuti a braccetto con Carlos Santana, un sensazionale divertissement… «come se fosse Antani sbiriguda, come se fosse Antani prematura» qui proposta a 50 anni dall’uscita del film ‘Amici Miei’, perché la ‘supercazzola’ è ormai divenuta parte del nostro linguaggio quotidiano e il Conte Lello Mascetti ha ancora molto da dirci.

E ancora, ‘Sono Buono’, un brano degli Skiantos, unica cover dell’album, omaggio al poeta Freak Antoni, solo apparentemente demenziale; ‘Il Poeta si diverte’ di Aldo Palazzeschi, vera chicca contenuta nel primo provino inciso in studio di registrazione nel 1991; ‘La Giraffa’, animale con ‘il cuore lontano dai pensieri’, musicato da un testo dello scrittore bolognese Stefano Benni che segna la collaborazione con gli altrettanto bolognesi Joe Dibrutto (il cui bassista Marco Prati firma insieme a Bengi altri due brani dell’album, ‘Mattina (ora lo so)’ e ‘Supercazzola Moderna’); ‘Uomo e Donna (ore 10 dentro un letto)’, incisa nel 2003 e mai pubblicata prima, una poesia di Charles Bukowski che racconta di Lui e di Lei in dialoghi serrati e ripetivi, una poesia, ‘funky dentro’; ‘Non ti ricordì più’, una poesia di Guido Catalano (è anche voce recitante), dove l’amore viene raccontato in modo poco convenzionale, come sanno fare i poeti; e per finire ‘Funk You’, brano strumentale, quasi una bonus track, che racchiude in sé tutta la poetica della leggerezza e della posititvità…Ridillica, anzi, Ridilliaca.

‘Poesie Orecchiabili’ non è solo un album: è una festa per le orecchie e per l’anima, in perfetto stile Ridillo.




CHI SONO I RIDILLO

I Ridillo sono una storica band italiana nata negli anni ’90, conosciuta per il suo stile unico che mescola funk, soul all’italiana.

Conosciuti per il loro groove contagioso e la capacità di mescolare ironia e profondità nei testi, hanno conquistato un pubblico fedele con brani che spaziano dal funk più energico al pop sofisticato.

Hanno all’attivo numerosi album e collaborazioni con artisti di rilievo, mantenendo sempre un suono distintivo e innovativo.

Ancora oggi, i Ridillo continuano a portare la loro musica in tour, con la stessa passione e freschezza che li ha resi una band di culto nella scena musicale italiana.


Ufficio Stampa A-Z Press

Lorenz Zadro
lorenz@a-zpress.com

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