SIMONE GALASSI: ARRIVA L’ATTESISSIMO ALBUM DI DEBUTTO

UN TUFFO NEL PASSATO, DOVE ROCK E BLUES SI FONDONO CON IL FOLK E IL FUNK DEGLI ANNI ’60 E ’70.

Simone Galassi, noto chitarrista rock blues modenese, da venerdì 19 settembre sul mercato discografico e sui principali store digitali con l’omonimo inedito album, anticipato dal singolo ‘ I Have To Tell You’, registrato e prodotto in collaborazione con Carlo Poddighe.

È come se il tempo si fosse fermato, come se il festival di Woodstock con tutti i suoi protagonisti fosse l’evento dell’estate, perché Simone Galassi non si atteggia, Simone Galassi è un uomo di quei tempi, solo che per uno strano scherzo del destino vive e suona nel XXI Secolo.


‘SIMONE GALASSI’ L’ALBUM

Simone Galassi cover album

Le 10 tracce dell’album sono il frutto di un lungo percorso musicale che ha finalmente visto l’artista emiliano definire su disco la sua grande evoluzione come musicista, frutto di centinaia di concerti in Italia e all’estero.

Una fotografia della sua anima, stralci di vita vissuta e una piccola raccolta della sua genuina essenza raccontate dalla sua funambolica chitarra, in un concentrato di rock blues con sfumature ed inclinazioni funk (genere che lo ha avvicinato alla musica suonata) dove emergono le anime di quegli artisti – come Jimi Hendrix e Rory Gallagher, passando per Cream, Led Zeppelin e Who su tutti – che hanno segnato il suo background personale.

Dieci brani dove affiora tutta l’energia rock blues degli anni d’oro, quando la chitarra era assoluta protagonista, ma con una sezione ritmica sempre molto presente e con l’aggiunta di organo Hammond e piano elettrico (Clavinet e Wurtlizer) nelle mani di Carlo Poddighe a ricamare un tappeto sonoro, soprattutto nelle ballad, tra distorsioni e sonorità più acustiche.

L’utilizzo di strumentazione analogica e vintage – sia in fase di esecuzione che di registrazione – conferisce al sound dell’album quell’atmosfera tipica degli anni a cui si rifà la personalissima musica di Simone Galassi, mentre i testi parlano apertamente della vita dei giorni nostri, senza richiami alla nostalgia e al passato.


“SIMONE GALASSI” TRACK BY TRACK

THESE CHAINS: Tutta l’energia del rock blues degli anni d’oro racchiusa in un brano dove la chitarra è l’assoluta protagonista, supportata da una sezione ritmica sullo stile di Mitch Mitchell e John Paul Jones. Uno spaccato della moderna società, fatta di qualunquismo, superficialità e standardizzazione. Un’esortazione alla rottura di queste catene che ci affliggono, al fine di raggiungere la propria libertà ed autenticità.

I HAVE TO TELL YOU: la forte matrice rock blues incontra il funk. Il brano è una esplicita supplica ad un amico che ha intrapreso un cammino lastricato di abusi e di scelte sbagliate, che tutto spengono e nulla lasciano.

LEAD: quaranta secondi di pura psichedelia, incisi con l’eco a nastro Ecoplex e un synth analogico. Un piccolo omaggio ad artisti come Jimmy Page e al Tommy Bolin di ‘Spectrum’ dove echo e synth creavano sonorità uniche e particolari. Una sorta di punto di partenza e di arrivo dello stile chitarristico di Simone Galassi, compreso tra l’arte di questi due musicisti.

I’LL NEVER: brano dal riff veloce ed incalzante con costanti interventi di synth, vuole ricordare un certo accostamento a ritmi dance. Percepire ciò che è di moda ed il conseguente adattarsi e modificarsi al fine di essere “accettati” nell’attuale società. Un grido di resistenza che si oppone a questo meccanismo dove Simone canta I’ll never!

95: il brano dalle influenze più funk dell’intero album, inciso con più parti di chitarra e un Clavinet impreziosito da un pedale Wah che lo rende più vocale, ci catapulta direttamente ai Seventies. Un celato omaggio a Rory Gallagher senza perdere la personalità dell’interprete.

IN YOUR EYES: ancora rock blues contaminato dal funk, con un pianoforte antico che si fonde con ritmiche e riff. Uno special mistico che ci introduce in un duello di assoli di chitarra, quasi fosse una tenzone tra due persone per la stessa ragazza, che risulterà poi essere sfuggente ed ingannevole.

SINCE YOU’RE GONE: arriva il blues lento e struggente che mette in grande risalto il dolore per la donna amata che se ne va. Hammond e Wurtlizer a valorizzare ulteriormente questa leggera ed intima cavalcata chitarristica molto hendrixiana.

DAMNATION: brano rock dal potente e percussivo riff dove le influenze funk vogliono evidenziare quella fragilità psichica che si può sperimentare in alcune relazioni. Una diapositiva di quel meccanismi all’interno dei quali si genera una sorta di subdola gabbia governata da violenze e manipolazioni fortemente prevaricanti.

SHOOTING STARS: ballad ricca di suoni e strumenti, dove chitarre acustiche ed elettriche, pianoforti, organo Hammond e cori creano un’atmosfera orchestrale. Il brano è volutamente un richiamo a non abbandonare i propri sogni e quei desideri che si hanno fin da bambini che crescendo rischiano di affievolirsi fino a diventare una “stella cadente” e svanire, una volta perso il proprio desiderio.

HAZY NIGHTS: brano che chiude l’album, un concentrato di suoni distorti “superfuzz” che urlano prepotentemente con inflessioni tipicamente grunge. Uno scenario di notti trascorse tra whisky e sbornie, dove la mente si annebbia e i demoni aleggiano impetuosi al calar delle tenebre.


Tutte le canzoni sono scritte e composte da Simone Galassi, tranne “95”,“Hazy Night” (musica Simone Galassi, testo Martin Lee) e “Shooting Stars” (musica Simone Galassi, testo Alda Lolli) in collaborazione con Carlo Poddighe che ha interamente registrato e prodotto l’album.

Simone Galassi: voce e chitarre

Carlo Poddighe: batteria, basso, pianoforte, organo Hammond, piano Wurtlizer e Clavinet, cori

Cover art: Jim Grimwade

Foto: Mirco “Mec”Pradelli, Letizia Mugri, Simone Galassi

Ufficio Stampa: A-Z Press


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CHI È SIMONE GALASSI

Simone Galassi chitarrista

Simone Galassi è da anni uno degli artisti di spicco del sempre vasto panorama emiliano, noto per il suo caratteristico approccio alla chitarra in stile “old school”.

Attivo da oltre 30 anni con centinaia di concerti – sia in territorio nazionale che all’estero (soprattutto Germania, UK e Olanda) è particolarmente amato per le sue esibizioni in onore di Rory Gallagher, uno degli artisti che ha maggiormente influenzato sia lo stile chitarristico di Galassi ma, anche, il suo approccio alla musica.

Ma se il bluesman irlandese ha avuto un’influenza rilevante su Simone non possiamo dimenticare Jimi Hendrix e Jimmy Page, determinanti alla maturazione sia tecnica che emozionale di questo eterno “figlio dei fiori”, timido nella vita pubblica ma capace di trasformarsi in un vero “guitar hero” appena sale sul palcoscenico, certamente elemento a lui particolarmente congeniale.

Nella sua carriera vanta numerose collaborazioni con differenti artisti, e nel 2025 decide di mettere sul mercato il suo primo omonimo album autoprodotto.


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Facebook: Simone Galassi Artist Page
Instagram: www.instagram.com/simoplays
Web: simoplay.it
YouTube: SimoneGalassi
Mail: info@simoplay.it

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