Stefano D’Onghia Il Dongi di Second Life Shop

Stefano D’Onghia – conosciuto anche come il Dongi – è diventato un personaggio televisivo molto popolare ed apprezzato da un folto pubblico che segue la trasmissione “Cash or Trash – Chi offre di più?” in onda su Nove (Discovery+ / Warner Bros.) ma è, soprattutto, l’ideatore e il titolare del suo negozio “Il Dongi – Second Life Shop” che ha sede a Cerea, nella bassa veronese dove è possibile trovare una serie di articoli di modernariato, antiquariato, design, collezionismo, memorabilia e tutto quello che la mente umana può aver ideato e progettato quando si parla di arredamento e tempo libero.

In uno dei rari momenti liberi, quando Stefano D’Onghia non è impegnato nel suo negozio oppure nelle registrazioni della trasmissione televisiva, ha accettato di fare una breve ed esclusiva intervista con A-Z Press che, con grande piacere, vi riportiamo qui sotto.

L’intervista a Stefano D’Onghia

Stefano D’Onghia Il Dongi nel suo negozio a Cerea

Ciao Dongi, la ‘caccia ai tesori’ continua. Siamo arrivati alla sesta stagione di Cash Or Trash. La televisione ha in qualche modo cambiato il modo di affrontare il tuo lavoro tra le mura del tuo ‘Il Dongi – Second Life Shop’?

L’esperienza televisiva di Cash Or Trash, pur con il susseguirsi delle varie stagioni non ha assolutamente cambiato il mio modo di affrontare il lavoro in negozio, se non, sicuramente, nell’avermi dato ancora più forza e fiducia nel credere al “potere delle cose”, attraverso le loro storie.

Ti sentiamo citare spesso Joe Colombo come tuo primo riferimento nel mondo dei designer. Quale consideri il suo miglior aspetto nel suo essere considerato tra gli indiscussi innovatori del design italiano?

La mia folgorazione per Joe Colombo nasce dopo aver letto alcune sue frasi. La prima risalente al finire degli anni ‘60: «Avremo i telefoni in tasca» e un’altra ancora risalente al 1971 «Le possibilità dei media audiovisivi sono enormi e la loro influenza sulla nostra vita sarà considerevole. Si potrà studiare e lavorare a casa; le distanze non avranno più importanza; la megacittà perderà significato». Cos’altro potrei aggiungere sul suo essere straordinariamente visionario?

Come si è passati, dagli anni ’80 e ’90, da una ‘mania’ per l’antiquariato a quella del modernariato ma, soprattutto, c’è stata una variazione nel valore commerciale di questi prodotti?

Tutti questi cambiamenti sono legati alle mode e al gradimento delle arti decorative che mutano con il passare del tempo e con essi spostano l’attenzione da un certo tipo di mercato che per anni ha portato con sé valori altissimi. Anche se questo andamento altalenante lascia un po’ l’amaro in bocca, ciò che è certo è che tutti questi cambiamenti sono ciclici.

Quanto gli articoli legati ai fumetti creano interesse tra gli appassionati del modernariato?

Non c’è limite alle collezioni! Il collezionismo del fumetto dagli anni ’50-‘60 va tranquillamente a pari passo con la passione per il modernariato perché sono mondi perfettamente “coetanei”.

Il mondo della musica ha qualche interesse, al di fuori del reperimento di prodotti discografici, tra gli appassionati del vintage?

La musica è arte, e come tutte le arti è sinonimo di passione! Gli appassionati di Vintage sono spesso legati alla musica. Che poi, una vita senza una colonna sonora che vita sarebbe?

Stefano D’Onghia Il Dongi di Cash or Trash in TV

Infine, vuoi indicarci una lista di 10 oggetti “must-have” immancabili o imperdibili nelle case di ogni appassionato di modernariato, vintage e design?

Certamente, ecco la mia lista:

  • BRIONVEGA RR 126, radiofonografo progettato da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1964;
  • ARCO FLOS, lampada ad arco progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962;
  • SOLARI CIFRA 5, orologio elettromeccanico “a cartellino” progettato da Gino Valle nel 1956;
  • TAMA VALENTI, lampada bianca vintage disegnata da Isao Hosoe nel 1970;
  • BRIONVEGA TOTEM RR 130, radiofonografo disegnato da Mario Bellini nel 1971;
  • FLOS FOGLIO, lampada da parete disegnata da Tobia Scarpa nel 1966;
  • BRIONVEGA TS502, radio-cubo disegnata da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1962;
  • ESPERIA MALIZIA, scultura luminosa da parete disegnata da Angelo Brotto nel 1974;
  • FLOS TARAXACUM, lampada a sospensione progettata da Achille Castiglioni nel 1988;
  • BRAUN HL 1, ventilatore da tavolo progettato da Reinhold Weiss e Dieter Rams nel 1961.
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