AI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UNA RISORSA O UNA MINACCIA?

L’arrivo dell’AI, l’Intelligenza Artificiale, alle grandi masse sta provocando una serie di scossoni nella società.

C’è chi sostiene sia essa una magnifica risorsa, chi – al contrario – la reputa una vera e propria minaccia.

Chi ha ragione?

Intelligenza Artificiale: i pro

È al momento difficile poter dare una risposta poiché, effettivamente, l’Intelligenza Artificiale può in molti casi essere una grande risorsa in parecchi ambiti lavorativi e non.

Ad esempio l’AI può ridurre gli errori, ovvero svolgere molti compiti dove umanamente è possibile incappare in errori.

Intelligenza Artificiale utilizzata in campo sanitario

In settori come quelli medico scientifici l’Intelligenza Artificiale sta dando un sostanziale supporto nella ricerca e nella prevenzione delle malattie, così come è utilissima nel campo della sicurezza, oppure nell’aiuto in un processo decisionale analizzando una grande quantità di dati.

I contro dell’AI

Ma non è tutto oro quel che luccica e se partiamo dal presupposto che si tratta di uno strumento in mano ad alcune delle persone più potenti al mondo, alcune domande ce le dobbiamo sempre porre.

Ad esempio: questo strumento è stato inserito sul mercato per dare un beneficio sull’intera società oppure – come sostengono in tanti – per avere un totale e definitivo controllo su di essa?

Ci sono molti ambienti lavorativi in subbuglio e fortemente preoccupati dall’arrivo dell’AI che potrebbe portare ad una significativa perdita dei posti di lavoro in svariati settori.

Anche sulla privacy e sulla vulnerabilità degli attuali sistemi di sicurezza ci sono delle grandi preoccupazioni, così come sul controllo dell’utilizzo di essa ad esempio nella discriminazione.

Intelligenza Artificiale può essere un pericolo

In ambito artistico la preoccupazione è molto alta.

In merito a questo punto è molto chiara la rivolta di Hollywood – nella fattispecie di attori, registi, scrittori, musicisti e doppiatori – che chiedono una tutela del copyright impedendo che aziende di AI, come Google e Open AI, passano continuare ad aggirare la normativa statunitense mettendo a rischio l’intera industria dello spettacolo.

Anche in chiave universitaria vengono segnalati grossi pericoli, come ci fa notare Marco Camisani Calzolari in uno dei suoi tanti articoli dedicati al settore, dove ci segnala come negli USA (ma non solo) gli studenti universitari utilizzano l’Intelligenza Artificiale smettendo di ragionare, un forte rischio subcognitivo secondo il noto docente universitario che da 35 anni si occupa di comunicazione e strategia.

Poi, non ultimo, rimane lo “spauracchio” della guerra, dove l’AI ha iniziato ad essere utilizzata in modo massiccio, come possiamo notare nel conflitto in atto in Ucraina e c’è chi si chiede se la decisione finale la prenderà il comandante o la macchina, quasi ad essere nel film capolavoro di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio” del 1968 che me già ipotizzava il pericolo delle macchine e del destino della razza umana.

Ultimo punto di analisi è su quanto la popolazione sia capace di utilizzare questo strumento, dato in pasto alle masse senza, però, aver tracciato gli strumenti corretti per l’utilizzo, con il forte rischio che possa diventare una potente arma per offendere invece di essere un utile supporto per la crescita.

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