NON SOLO CHAMPAGNE: I METODI CLASSICI ITALIANI

Quando pensiamo a un vino spumante, il primo pensiero corre verso il più nobile e il più famoso tra essi: lo Champagne.

Viene prodotto con il metodo classico e nonostante sia il più famoso al mondo nel suo genere, non è certamente l’unico vino prodotto con questo metodo.

Inventato nella regione di Champagne dal monaco dom Pierre Perignon, evoca in ognuno di noi l’atmosfera di festa importante e la sensazione di estrema qualità.

Pur essendo in teoria possibile spumantizzare qualsiasi vino, proveniente da qualsiasi vitigno, i principali vitigni vocati alla produzione dei migliori spumanti sono lo chardonnay e il pinot nero.

A questi si aggiungono altri vitigni, che caratterizzano le specifiche produzioni zona per zona.

Lo Champagne, per esempio, viene prodotto principalmente con chardonnay, pinot nero, pinot bianco e pinot meunier.

I Metodi Classici Italiani

Anche in Italia vengono prodotti eccellenti metodi classici, famosi e apprezzati anch’essi in tutto il mondo.

Elenchiamo qui di seguito i più famosi e prestigiosi metodi classici italiani.

  • Trento Doc: come suggerisce il nome, viene prodotto nel Trentino utilizzando gli stessi uvaggi usati per produrre lo Champagne: pinot nero vinificato in bianco, in aggiunta a chardonnay, pinot bianco e pinot meunier.
  • Franciacorta: viene prodotto in una zona collinare della provincia di Brescia, a sud del lago d’Iseo e la zona si chiama così da “corte franca”. Infatti nel medio evo ospitò delle comunità di monaci dediti alla produzione di vino e quindi esentati dal pagamento di tasse e tributi.
    A differenza del Trento Doc, il Franciacorta è una DOCG e viene prodotto principalmente con chardonnay, pinot nero e una piccola percentuale di pinot bianco, ma qui si aggiunge anche il vitigno di Erbamat, varietà autoctona della Franciacorta.
  • Alta Langa: è anch’essa una DOCG che viene prodotta nel sud del Piemonte, tra Alessandria, Asti e Cuneo. Vengono utilizzati solamente chardonnay e pinot nero vinificato in bianco.
  • Oltrepò Pavese: è una DOCG che negli ultimi anni sta ottenendo moltissimi apprezzamenti e riconoscimenti non solo a livello nazionale. Da disciplinare, è obbligatorio l’utilizzo del pinot nero per almeno il 70%, mentre il restante 30% può essere chardonnay, pinot grigio o pinot bianco. Si produce nella zona collinare della provincia di Pavia a sud del fiume Po.

Poiché (come già detto) tutti i vini possono essere spumantizzati, si trovano eccellenti metodi classici in ogni parte d’Italia. Vini che abbinati alle nostre eccellenze gastronomiche non ci faranno rimpiangere il più famoso Champagne, ma anzi saranno l’occasione per scoprire nuovi tesori del nostro sconfinato patrimonio vitivinicolo.

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